giovedì 18 dicembre 2008

Il futuro della formazione

Oggi a lezione stavo facendo una riflessione su che futuro avrà la formazione, se noi formatori riusciremo a trovare ambiti occupazionali adatti, se in futuro le aziende avranno sempre più interesse per la formazione dei propri dipendenti oppure avverrà il contrario...la formazione, al giorno d'oggi, credo sia di un importanza quasi vitale per le aziende ma anche per le persone stesse, perchè oguno di noi deve avere il doppio delle competenze rispetto a prima ed essere formati adeguatamente per svolgere al meglio i propri compiti.
A mio parere, credo sia utile, che i formatori incomincino ad interrogarsi sul futuro della formazione poichè pensare, riflettere, informarsi comporta anche il trovare nuove soluzioni oppure metodi di apprendimento sempre più efficaci. In Italia mi sembra che ci siano regioni le quali sviluppano più attenzione verso la formazione rispetto ad altre ed un obiettivo ambizioso potrebbe essere quello di portare la "cultura formativa" in tutto il nostro paese in modo omogeneo affinchè le persone non debbano essere costrette a spostarsi in cerca di offerte migliori e possibilità che nel proprio paese non hanno.
Ho trovato anche un sito molto interessante su un dibattito avvenuto riguardo la regione Calabria..se vi interessa potete darci un occhiata...
http://www.aifonline.it/index.php?name=News&file=article&sid=1376
Ciao a tuttiiiiiiiiii

1 commento:

Konrad ha detto...

Cara Laura, la questione che sollevi non è da poco... Certo non possiamo fare i tarocchi per prevedere il futuro o aspettarci di trovare delle soluzioni da oroscopo su qualche libro (la complessità e il cambiamento sono come delle tigri che non è per niente facile cavalcare). L'unica arma che abbiamo penso che possa essere una sorta di disposizione "razionale" nel pensare al futuro.
Oddio, a guardarsi intorno è un mare di rovine: economie a pezzi, tutti che tirano la cinghia e una fine del tunnel che ancora non si vede. Però. Però c'è un però...
Ovvero: una situazione di crisi è anche una opportunità; a volte non usciamo da una crisi solo perchè non vediamo o non vogliamo vedere le opportunità che che essa ci porge. Faccio un esempio:
una azienda manda a casa metà dei suoi dipendenti (di vari livelli). Uno pensa "figurarsi se ci sono i soldi per fare formazione in quella azienda", può essere vero; ma la risposta giusta potrebbe essere cambiare prospettiva e orientarsi a dei corsi di formazione per riqualificare i licenziati (ovviamente non di concerto con l'azienda ma con il sindacato).
Insomma io penso che la risorsa più grande per la formazione sia che non muore mai: ci saranno sempre bisogni formativi da soddisfare e processi di apprendimento da monitorare e facilitare.